TROPPO
SACCAROSIO PUO' CAUSARE IPOGLICEMIA REATTIVA |
Può capitare, durante un allenamento tirato o nel finale della prestazione,
di sentirsi le gambe pesanti e uno stato generale di malessere, un po’ come
succede per una "crisi da fame". È una situazione frequente, dovuta
al tasso di glucosio nel sangue (glicemia) che scende sotto i valori normali
(ipoglicemia). Le cause di questo abbassamento possono essere due:
- c’è stato un consumo notevole di riserve energetiche
- sono stati ingeriti troppi zuccheri semplici (glucosio o saccarosio) prima
o durante lo sforzo.
In questo secondo caso si parla di ipoglicemia reattiva, perché
l’abbassamento dello zucchero nel sangue è scatenato da una reazione
dell’organismo. Gli zuccheri semplici entrano in circolo in modo massiccio e
fanno alzare sensibilmente il tasso del glucosio. L’organismo reagisce a
questo balzo e richiama in circolo l’insulina che, a sua volta se in quantità
elevata, fa diminuire la glicemia sotto la norma.
Sappiamo che:
- l’assunzione di carboidrati, immediatamente prima e durante l’attività
fisica, è in grado di elevare la prestazione
- esistono differenti zuccheri che l’organismo utilizza in modo diverso
dunque i carboidrati non si possono assumere indiscriminatamente, ma si deve
sapere quali scegliere, in che quantità e quando prenderli.
Ecco una tabella che può aiutare a evitare i cali di prestazione:
Prima dell’attività:
- carboidrati che non alterano la glicemia
- carboidrati di facile assimilazione
- amidi - fruttosio - maltodestrine
Obiettivo: aumentare le riserve organiche di energia
Quando: 2 giorni precedenti (pasto e bevande pre-allenamento o partita)
Durante l’attività:
- carboidrati che non alterano la glicemia
- carboidrati di immediata assimilazione
- fruttosio - piccole frazioni di glucosio - maltodestrine
Obiettivo: rifornire l’organismo di nuova energia per risparmiare le
riserve
Quando: durante gli allenamenti o nelle pause attraverso bevande iso o
ipotoniche per non avere sbalzi di glicemia
Dopo l’attività:
- carboidrati di facile assimilazione
- fruttosio - glucosio - saccarosio - maltodestrine - amidi
Obiettivo: agevolare il recupero, ripristinare le riserve energetiche
Quando: subito dopo con bevande iso o ipertoniche e anche con cibi solidi
Fruttosio e maltodestrine
Durante un allenamento o una gara la miscela di carboidrati ideale è quella
costituita da fruttosio e maltodestrine.
- Fruttosio: è lo zucchero della frutta. Passa rapidamente attraverso lo
stomaco e è subito disponibile per essere assimilato dall’intestino che
lo assorbe con gradualità. Fornisce energia a poco a poco. Non provoca
crisi di ipoglicemia reattiva.
- Maltodestrine: sono carboidrati costituiti da elementi di varia lunghezza
(da una, da due, da tre, da quattro o da alcune molecole). Le più piccole
forniscono energia immediata (si comportano come il saccarosio o il
glucosio). Quelle con struttura più lunga vengono assorbite gradualmente e
forniscono energia in modo più diluito nel tempo.
|