Il cardiofrequenziometro
(apparecchio che misura e indica la frequenza cardiaca) è uno strumento utile a
qualsiasi sportivo, ma in particolare al corridore. Però, a differenza dei
ciclisti, che non rinuncerebbero mai al contachilometri sulla bicicletta, i
corridori non hanno ancora acquisito la cultura di monitorizzare lo sforzo.
Due le categorie di podisti per i quali questo supporto tecnologico è
fondamentale: il principiante che si avvicina alla corsa dopo anni
d’inattività e il corridore avanzato.
A queste tipologie di corridore corrispondono due modi diversi di
monitorizzare la frequenza cardiaca.
Per i principianti e i corridori amatoriali
Una importante novità nella programmazione dell'approccio alla corsa è il
cardiofrequenziometro, che stabilisce da solo, la zona di frequenza cardiaca entro
cui un soggetto si deve allenare anche sulla base delle condizioni particolari
del momento.
Età e peso
Una volta forniti alcuni dati circa l'età e il peso corporeo, lo strumento
è in grado di determinare la target zone (zona di frequenza cardiaca
allenante) e fornire, al termine dello sforzo, il dispendio energetico (calorie
spese).
La condizione del momento
Ogni seduta di allenamento deve essere preceduta da un breve test, una specie
di riscaldamento: l’apparecchio raccoglie informazioni sulla condizione del
momento e stabilisce la target zone. Se si è in una giornata no o se il
giorno prima ci si è affaticati troppo, se il corpo risente del caldo,
automaticamente, lo strumento stabilisce la target zone del momento
impedendo così di lavorare in maniera sbagliata.
Il test
Il test consiste in uno sforzo progressivo di 10 minuti partendo dalla
camminata e arrivando alla corsa lenta con incrementi ogni 2 minuti, quindi
applicabile a tutti.
Durante e dopo l'allenamento
Durante l’allenamento, un suono avverte se si sta correndo troppo
lentamente o troppo forte. Terminata la seduta si potrà sapere quante calorie
sono state bruciate (le ricerche scientifiche dicono che se un individuo brucia
2.500 calorie in una settimana attraverso l’attività fisica vive più a
lungo).
Per i runner avanzati
Il misuratore di frequenza cardiaca permette di impostare meglio gli
allenamenti. Si possono utilizzare anche altri modelli, purché in grado di
essere tarati sulle zone di frequenza che, di volta in volta, vengono stabilite
come allenanti.
Tarare la target zone
Nel corridore evoluto la target zone è posta su valori più elevati
rispetto al principiante. Per tararla è utile effettuare dei test tipo quello
di Francesco Conconi (valutazione non invasiva della soglia anaerobica) o
basarsi su percentuali ricavate dalla massima frequenza cardiaca (F.C. max.).
Calcolare la massima frequenza cardiaca
Questa si può ottenere secondo la formula 220-età (un soggetto di 40 anni
avrebbe, teoricamente, una frequenza cardiaca massima di 180 pulsazioni al
minuto), oppure leggendola effettuando una volata al termine di un fondo medio o
"tirando" al massimo l’ultimo 200 metri in una seduta, altro
esempio, di 15x200 con recupero di 200 metri.
Programmare le frequenze in relazione al lavoro
Stabilita la frequenza cardiaca massima si può programmare il lungo lento
tra il 65 e l’80 % della F.C. max, il medio tra l’85 e il 90%, il corto
veloce oltre il 90%. Ci si può avvalere anche della formula di Karvonen.
Qualora si stabilisca il valore di soglia anaerobica tramite test sul campo
(tipo "Conconi") o in laboratorio, si possono calcolare le varie
frequenze utilizzando questo valore come indice (si può parlarne con chi
effettuerà il test).
Valutare l'andamento dell'allenamento
L’esecuzione di una seduta intervallata (ad esempio 20 volte i 200 metri
con pausa di 1 minuto, o 10 x 400 metri con pausa di 1’30") vede nel
cardiofrequenziometro un utile sistema per valutare l’andamento
dell’allenamento. Man mano che si procede, infatti, la frequenza di inizio e
fine prova aumentano. Ad esempio, dopo il primo 200 si arriverà a 160 battiti
al minuto e si ripartirà a 120, man mano che si procederà aumenteranno
entrambe di qualche battito. Se si vedrà, basandosi su un’esperienza che si
acquisirà col tempo, che le frequenze si incrementano troppo rapidamente, si
dovrà ridurre la velocità o il numero di prove.
Cambi di clima o fuso orario
Il cardiofrequenziometro è utile anche nei cambi di clima o di fuso orario.
Quando, a primavera arrivano i primi caldi, occorre cercare di stare nelle
frequenze stabilite, anche a costo di correre più lentamente. Temperature
elevate e cambio di fuso (viaggio intercontinentale) sono un ulteriore stress
per il corpo e il cardiofrequenziometro impedisce di buttare al vento un
allenamento per un eccesso di fatica, perché avverte che, a parità di velocità,
il corpo sta faticando maggiormente.
Quando evitare il monitoraggio
Un avvertimento: non è opportuno monitorizzare la frequenza cardiaca nelle
prove di sintesi (tipo 3.000-2.000-1.000 con pausa di 6-8 minuti) nelle quali
sia necessario "tirare" al massimo. In questo tipo di allenamento
conta solo esprimersi al meglio, anche a rischio di scoppiare. Lo stimolo della
gara, poi, crea strani effetti sulla frequenza cardiaca, ma è un elemento di
positività per la resa finale.
Non troppo piano non troppo forte: la formula di Karnoven
Con la formula di Karnoven è possibile dividere l’allenamento in 5 livelli
di intensità e calcolare il numero minimo e massimo (limite inferiore e
superiore) di battiti al minuto da tenere nei diversi tipi di sedute.
Il livello 1 serve per allenamenti estremamente lunghi (2-3 ore), il 2 per i
normali lunghi, il 3 per sedute impegnative e non troppo lunghe ( 50’- 1 ora),
il 4 per i medi (30’-45’), il 5 per i fondi veloci.
Legenda F.Max. = Massima frequenza cardiaca; F.Rip. = Frequenza
cardiaca a riposo (misurata appena svegli); Riserva: F. Ris. = F.Max.-F.Rip.
1° livello
limite inferiore = F.Ris x 0,60 + F.Rip.
limite superiore = F. Ris. X 0,70 + F.Rip
2° livello
limite inferiore = F.Ris. x 0,71 + F. Rip.
limite superiore = F.Ris x 0,75 + F.Rip.
3° livello
limite inferiore = F.Ris. x 0,76 + F. Rip.
Limite superiore = F.Ris. x 0,80 + F. Rip.
4° livello
limite inferiore = F. Ris. x 0,81 + F.Rip.
limite superiore = F.Ris. x 0,90 + F. Rip.
5° livello
limite inferiore = F.Ris. x 0,91 + F.Rip.
limite superiore = F.Ris. x 1,0 + F.Rip.
Rudy Tavana
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