Lo sviluppo
della forza e dell'ipertrofia sono legati
fondamentalmente a due tipi di fattori. Il primo è di ordine
strutturale, il secondo di ordine nervoso. Per fattori
di ordine strutturale si intendono tutte quelle modificazioni che
riguardano la composizione stessa dei muscoli e la
presenza più o meno di fibre lente o veloci. Per
fattori di ordine nervoso si intendono tutti quei
processi che portano all'utilizzazione delle fibre
muscolari attraverso il loro reclutamento,
sincronizzazione e coordinazione intramuscolare. Lo sviluppo
della forza e dell'ipertrofia sono legati
fondamentalmente a due tipi di meccanismi. Il primo è
di ordine strutturale, il secondo di ordine nervoso.
I FATTORI
STRUTTURALI
Per fattori di ordine
strutturale si intendono tutte quelle modificazioni che
riguardano la
composizione stessa dei muscoli. In particolare
l'ipertrofia (sarebbe comunque meglio parlare di aumento
della sezione trasversa dei muscoli) è dovuta a:
-
Un aumento della dimensione e numero
delle miofibrille.
-
Un aumento delle guaine muscolari,
ovvero del tessuto connettivo che si interpone tra
le fibre.
-
Un aumento del numero e dimensioni
dei vasi capillari che vanno ad irrorare le fibre
stesse.
-
Allo sdoppiamento delle fibre
muscolari (iperplasia). Quest'ultimo punto è ancora
oggetto di discussione fra i ricercatori e non è
accettato da tutti.
La possibilità di
sviluppare più o meno caratteristiche di forza
esplosiva, ipertrofia e forza
resistente è collegata ad un altro fattore strutturale:
la suddivisione delle fibre muscolari in lente
e veloci.
Le fibre muscolari lente
(dette anche rosse o slow twitch o di tipo I) sono
ricche di mitocondri
(dove hanno luogo le reazioni aerobiche) e di mioglobina;
pertanto sono più adatte ad un lavoro muscolare
aerobico o di tipo ossidativo. Producono tensioni poco
elevate e bassa intensità , tipiche di alcuni sport di
resistenza come la maratona.
Le fibre muscolari veloci
(dette anche bianche o fast twitch o di tipo II) non
possiedono lo
stesso numero di mitocondri delle fibre lente, ma
motoneuroni capaci di elevate frequenze di
impulsi nervosi. Producono tensioni elevate e la loro
contrazione avviene attraverso un processo di tipo
anaerobico (glicolitico), tipico di alcuni sport di
potenza come la corsa dei 100 metri o il bodybuilding.
Esse si dividono in ulteriori sotto gruppi in fibre di
tipo IIa, IIb e IIc, che differiscono tra loro a seconda
della loro capacità ossidativa.
È stato dimostrato che la
possibilità di eccellere in una determinata attività
sportiva è
strettamente collegata al tipo di fibre preponderanti
presenti nell'atleta e che la loro presenza si
può sì influenzare con l'allenamento specifico;
tuttavia è emerso anche che il fattore ereditario è il
maggiore responsabile della loro presenza.
I FATTORI
NERVOSI
Per fattori di ordine
nervoso si intendono tutti quei processi che portano
all'utilizzazione delle
fibre muscolari attraverso il loro reclutamento,
sincronizzazione e coordinazione
intramuscolare.
Per reclutamento delle
fibre muscolari si intende il progressivo coinvolgimento
dei diversi tipi di fibre muscolari durante una
contrazione. Questo meccanismo fa capo alla legge di
Hennemen, un ricercatore che ha dimostrato che partendo
da un carico minimo fino ad arrivare al massimale
(denominato 1RM) aumentano il numero e il tipo di fibre
coinvolte nel reclutamento.
Le fibre lente vengono
attivate per prime e chiamate in causa da sole fino a
circa il 50%
dell'1RM, per qualunque tipo di contrazione. Man mano
che il carico aumenta, fino circa al 70%, vengono
reclutate oltre alle fibre lente anche quelle intermedie
(come le IIa). Quando il carico aumenta ancora, fino ad
arrivare all'1RM, oltre alle fibre precedenti vengono
chiamate in causa anche quelle più puramente veloci del
tipo II.
Riassumiamo
quindi questo importante concetto: in funzione
dell'entità del carico vengono
chiamate in causa fibre di diverso tipo.
Facciamo un esempio. Se il
mio massimale su panca è di 100 kg ed io mi alleno con
40 o 50
kg, coinvolgerò solo le fibre lente e svilupperò
quindi la loro capacità ossidativa, migliorando la
resistenza. Se invece mi alleno con circa 80 kg
coinvolgerò in parte anche le fibre veloci e
migliorerò quindi la mia ipertrofia.
È interessante notare come
nel principiante sia scarsa la capacità di reclutamento
delle varie
unità motorie. L'aumento di forza molto veloce che
riesce a realizzare, specialmente in esercizi
multiarticolari, è dovuto essenzialmente al
miglioramento dei fattori nervosi, ovvero della sua
capacità di reclutamento all'unisono delle varie fibre
muscolari. Occorrono alcune settimane
affinché egli possa reclutarne un numero sempre
maggiore. L'aumento iniziale di forza in un
principiante è dovuto quindi al maggior numero di unità
motorie che egli riesce a reclutare,
dovuto ad un miglioramento, in sintesi, delle
comunicazioni tra cervello e muscolo.
L'aumento
di forza dovuto puramente all'ipertrofia avviene
successivamente, proseguendo con gli allenamenti, quando
si riesce a sviluppare una maggiore forza tensiva per
unità motoria e quando si realizza un aumento vero e
proprio della dimensione delle cellule delle singole
unità contrattili. Questo spiega il perché un atleta
intermedio o avanzato realizza dei miglioramenti che
sono molto modesti in confronto a quelli di un
principiante. La sua capacità di reclutamento è già
al 100%, i suoi progressi in termini di forza sono
dovuti solo al miglioramento di fattori che si
realizzano molto lentamente. Sono in parte i fattori
strutturali (ipertrofia o aumento di sezione del
diametro trasverso dei muscoli), ma soprattutto i
fattori nervosi (sincronizzazione e coordinazione
intramuscolare).
Mi sono voluto soffermare
su questi concetti perché li ritengo fondamentali per
capirne altri. Ad esempio, questo dovrebbe far
riflettere sulla necessità di far fare ai principianti
e ai soggetti fortemente decondizionati allenamenti che
stimolino la loro capacità di migliorare la
"comunicazione elettrica" tra cervello e
muscolo. Questo non si realizza certamente
sottoponendoli a grossi carichi e ad un basso numero di
ripetizioni. Viceversa un numero di
ripetizioni abbastanza alto come 12 potrebbe essere
quello giusto per sviluppare la capacità di
aumentare il numero di unità motorie reclutate.
La sincronizzazione si
sviluppa parallelamente al reclutamento e consiste nella
capacità di
reclutare il numero maggiore di unità motorie nello
stesso momento.
Per coordinazione si
intende quel meccanismo intramuscolare, mediato da
fattori nervosi, che
assicura l'esatta esecuzione del movimento allenante.
Molto scarso nel principiante, è invece
una prerogativa dell'atleta avanzato.
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